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avrei potuto metterlo nel topic "un giocatore finito",ma volevo dargli più risalto per fare chiarezza
GUERIN SPORTIVO - "Il contratto? Me lo sono meritato" Parole sante pronunciate da Francesco Totti, e non solo in riferimento a quanto dato in 16 anni di Roma, ma pure pensando all'indotto prodotto nello stesso periodo, che ha permesso alla società di ammortizzare le spese per il capitano. Le polemiche tra i tifosi per l'esoso rinnovo si riducono insomma di fronte a un'analisi più accurata.
La aprsimoniosa Roma mai avrebbe fatto sottoscrivere un accordo pluriennale a 5 milioni di euro a stagione per un giocatore di 33 anni.. L'autorizzazione è invece arrivata da Cristina Mazzoleni, ministro del tesoro a Trigoria. Totti si ripaga, conti alla mano, circa il 65% dell'ingaggio. Nel luglio 2004, a fronte dei primi problemi finanziari di Franco Sensi, il capitano convertì in azioni due stipendi mensili e un premio, per un totale di 1,5 milioni. Era la l'estate della ricapitalizzazione., dell'aiuto chiesto dai Sensi ai tifosi. E Totti - che aveva già acquistato azioni per 300 mila euro - prestò gratuitamente l'immagine per promuovere la campagna. Il 9 maggio 2001 sottoscrisse il terzultimo contratto, 50 miliardi di lire netti fino al 2005, dopo aver detto addio allo storico agente Franco Zavaglia, inviso al presidente Sensi che aveva imposto come condizione l'assenza dell'ex socio Gea. Sempre Totti nella primavera 2005 firmò l'attuale accordo fino al 2010 a 5,7 milioni netti a stagione, dopo aver detto no a Berlusconi l'anno precedente, intenzionato a portarlo a Milano per 7 milioni a stagione, e anche al Rela Madrid di Florentino Perez (sempre lui), pronto a toccare quota 8 milioni per il capitano della Roma (cercato dalle Merengues in continuazione dal 2002 al 2005).
Ma Totti, che alla Roma ha ceduto - salvo poi riprenderli ora - i diritti di immagine, nel 1999 prestò il volto alla campagna promozionale della carta di credito As Roma American Express e per la Roma è stato sovente un grimaldello d'accesso agli sponsor. Dall'estate 2007, quello tecnico della Roma è la Kappa (Gruppo Basic Net), che ha convinto il club con un triennale da 4,75 milioni di euro all'anno. Cifra proposta per battere la concorrenza e impedire che i giallorossi rinegoziassero l'accordo in scadenza con Diadora, all'epoca sponsor tecnico di Totti. Che ha fatto muovere persino la Wind, decisa a sfidare Vodafone (che dal 2006 aveva ingaggiato il capitano come testimonial). Correva l'anno 2007, in piena estate, la Roma non si presentava in campo con il main-sponsor da giugno 2005, data di scadenza dell'accordo con Mazda. Wind sposò la Roma, ma soprattutto Totti con un triennale da circa sette milioni di euro l'anno, rinnovabile per altre due stagioni.
Per completare il piano di autofinanziamento non occorrerebbe altro, ma non guasta ricordare quanti tavoli la Roma abbia aperto nell'ultimo decennio con le tv satellitari per la cessione dei diritti, mettendo sul piatto l'appeal mediatico di colui che è stato definito dal marketing il miglior veicolo promozionale d'Italia
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