calcio
Serie A
Felipe Melo a Chiellini: "Ricorda gli schiaffi in Champions"
Durissima replica dell'ex centrocampista di Juve e Fiorentina al capitano bianconero.
Scoppia la polemica nel mondo bianconero tra il capitano della Juventus Giorgio Chiellini e un ex centrocampista della Vecchia Signora, Felipe Melo. Chiellini attaverso la sua autobiografia ha mandato bordate a destra e a sinistra, soprattutto contro l'Inter, Mario Balotelli e appunto l'ex mediano brasiliano.
"È anche peggio, con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia", la frase pesantissima del capitano bianconero. La replica di Felipe Melo, oggi al Palmeiras, non si è fatta attendere.
Ruvido come le sue entrate, l'ex nazionale brasiliano ha risposto duramente all'ex compagno ai microfoni di Gazzetta.it: "Prima di tutto, sarebbe interessante conoscere gli episodi ai quali si riferisce. In ogni caso, per me non c’è nessun problema nel rispondere a ‘questo difensore’...".
"Quando ero a Torino, non ho mai mancato di rispetto a nessuno: ai compagni, ai dirigenti, alla Juventus in generale - ha continuato Melo - . A questo punto, però, per lui non ne ho per nulla. E mai ne avrò. Dice che Balotelli sia da prendere a schiaffi e che io sia il peggio del peggio e che si rischiava sempre la rissa per colpa mia? Beh, lui se la faceva sempre addosso... E poi, scusate: troppo facile parlare male degli altri con un libro".
L'ex Fiorentina e Inter è un fiume in piena: "Forse ‘questo difensore’ è ancora arrabbiato con me perché, quando sono andato al Galatasaray, abbiamo dato loro degli ‘schiaffi’ eliminandoli dalla Champions League. Oppure perché poi l’Inter ha vinto tutto. E io sono interista. Lui è così: fa sempre il fenomeno... E mi viene in mente un’altra cosa: battemmo l’Italia 3-0 nella Confederations Cup 2009, vinta poi dal Brasile. Ecco, forse rosica pure per questo. Inoltre, a livello internazionale, non ha vinto proprio niente. Chiudo così: dicendo certe cose ha dimostrato di essere poco professionale. Questa è mancanza di rispetto. Mi fermo qui e non aggiungo altro, certe cose devono restare negli spogliatoi".
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