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Serie A
Ripartenza serie A: nuova staffilata del ministro Spadafora
"La Lega ha manifestato difficoltà ad attuare un protocollo da loro stessi proposto", spiega.
Ennesima polemica a distanza tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e i vertici del calcio a proposito della ripartenza della serie A. Argomento del contendere, questa volta, è il protocollo su cui in giornata anche il presidente della Figc Gabriele Gravina aveva espresso delle perplessità. Cui il ministro ha risposto intervenendo venerdì sera a 'Stasera Italia', trasmissione di Rete 4.
"Oggi, con mia grande sorpresa - ha spiegato -, abbiamo capito che la Lega ha delle difficoltà ad attuare il protocollo proposto, ma è una cosa che ci hanno proposto loro. Il protocollo previsto non è irrealizzabile o troppo rigido. Sono misure legate al distanziamento e ad altre piccole cose per riaprire in sicurezza e permettere di ricominciare".
Spadafora ha ribadito quali saranno i prossimi passi del calcio e non solo: "Lunedì ripartono gli sport di squadra. Gli atleti possono allenarsi, ma distanziati. Se la Figc ritiene che le condizioni per l'autoisolamento manchino, allora adotti le regole degli altri sport di squadra. L'autoisolamento può anche non esserci, per noi non è un problema. Se la curva del contagio ce lo consentirà, massima disponibilità da parte nostra nel rivedere queste regole. Nessun ostruzionismo e nessuna volontà di creare difficoltà".
Sono arrivate poi le conferme sulle date più attese dai club, gli addetti ai lavori e i tifosi: "Il 18 maggio riprenderanno tutti gli allenamenti degli sport di squadra. Incluso il calcio. Non vedo perché non si debba ricominciare il 13 giugno".
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