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Coronavirus, il gran gesto di Honda
Il giapponese ex Milan ha chiesto al Botafogo di non essere pagato fino a quando non si riprenderà a giocare.
Dopo aver pensato anche all'addio al calcio dopo la fine della breve avventura in Olanda nel Vitesse, Keisuke Honda ha deciso di ripartire dal Brasile accettando la proposta del Botafogo a fine gennaio 2020, diventando il primo nipponico a giocare in Brasile.
Qualche settimana dopo, però, la pandemia di Coronavirus ha raggiunto anche il Brasile costringendo la Federazione a interrompere il campionato.
Honda si è regolato di conseguenza perché, come dichiarato da Carlos Augusto Montenegro, un membro del Comitato direttivo del Botafogo, alla Radio ufficiale del club, il giapponese ha chiesto alla proprietà di non essere pagato finché non si tornerà a lavorare:
"Fino ad oggi nulla è stato pagato, abbiamo i soldi, e lo pagheremo in un altro modo - le parole di Montenegro - È un ragazzo diverso, oltre ad aiutare un numero di persone che non ha voluto ricevere il suo stipendio, da marzo. Dice che sta seguendo i problemi del Brasile e del mondo e non si sentirebbe bene ricevendo denaro in questo momento. Si è persino offerto di aiutare il club, se necessario. Ha una cultura diversa".
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