Il difensore della Juventus ha parlato alla vigilia del ritorno in campo del calcio italiano.
Anche Leonardo Bonucci ha detto la sua sul cosiddetto 'Piano B' e sulla proposta avanzata dalla Lega Serie A di non assegnare il titolo in caso di nuovo blocco del campionato, qualora la curva epidemiologica dovesse risalire. Intervistato da Walter Veltroni per 'La Gazzetta dello Sport', il difensore bianconero ha detto: "Io spero che si arrivi alla fine normale del campionato. Se non fosse così nascerebbero un sacco di storie, polemiche, ricorsi. Non non sono favorevole ad altre ipotesi. Se ci si ferma, meglio finirla lì, non assegnare nulla".
"Speriamo di arrivare al 2 agosto e decretare un vincitore. Sperando sia la Juve" ha poi aggiunto il 33enne centrale del club bianconero, che in questa stagione ha collezionato 34 presenze e 4 reti fra campionato e coppe.
Bonucci ha poi fatto un confro tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri: "Allegri è bravissimo a gestire lo spogliatoio, i momenti più difficili di una stagione, a far capire alla squadra come gestire il tempo di un match - ha detto -. Lui, nei suoi cinque anni, in questo è stato un maestro. Sarri è un meticoloso, appassionato di tattica, a cui piace far giocare bene la squadra. Ha imparato anche lui, in questi mesi di Juve, cosa significa stare nel mondo bianconero, in cui, per l’esposizione, non viene mai perdonato nulla".
"Da quando è con noi ho visto una crescita importante - ha aggiunto Bonucci su Sarri -. Ha un gran bagaglio di conoscenze calcistiche ma ha saputo mettersi in discussione, ha avuto l’umiltà di capire le dinamiche di questo collettivo. Sono stato piacevolmente sorpreso, davvero. Abbiamo contatti quotidiani, momenti di confronto. E' uno che vuole migliorare".
Non è mancato un pensiero alla parentesi al Milan: "Fu un anno difficile per me. C’erano stati screzi (alla Juventus, ndr) e io, alla fine, specie dopo la sconfitta in Champions, ho preso una decisione poco lucida. Però devo dire che quella scelta, che certo mi ha condizionato la carriera, mi ha migliorato come uomo. Quei mesi al Milan mi hanno consentito di guardarmi dentro e capire che il mio posto era nella Juventus".
"Ho conosciuto al Milan persone belle, prima tra queste Rino Gattuso" ha poi concluso il difensore della Juventus e della Nazionale.
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