Fantallenatori, come è andata questa fantagiornata? Se la risposta è male, vediamo di analizzare assieme quali potrebbero essere alcune soluzioni utili per dare spessore alla vostra formazione, anche seguendo le indicazioni fornite dal 15esimo turno del campionato di Serie A 2013-2014.
Procediamo con ordine, iniziando dalla porta. Pur sentendo ancora le maledizioni ricevute per le quattro reti subite al Franchi, Gigi Buffon resta una garanzia fantacalcistica. Il portiere della Juve non prende gol dalla nona giornata. A noi però piace andare controcorrente e incensiamo anche “l’avvocato” Christian Puggioni, frequenta con profitto giurisprudenza, giunto al quinto turno consecutivo senza incassare reti. Corini ha blindato la retroguardia del Chievo seguendo la logica del “primo: non prenderle”.
In difesa, invece, questa giornata ci ha regalato alcuni nomi di sicuro interesse. Maicon, ovviamente, non ha bisogno di presentazioni. Sappiate, tuttavia, che il brasiliano non è sicuro di giocare il Mondiale casalingo. Cosa significa? Si tratta di una regola non scritta che sentenzia quanto segue: i brasiliani, nell’anno della Coppa del Mondo, se sono sicuri di fare parte della Selecao vivacchiano, ma se devono lottare per conquistarsi la convocazione, danno il meglio. Sugli scudi anche il granata Kamil Glik, ma sappiate che pur avendo nei piedi almeno 4 gol a stagione, generalmente si mangia questi bonus con un ricco numero di ammonizioni (già cinque questa stagione). Facile, oggi, dire “meglio D’Ambrosio”, autore dell’assist con cui il polacco ha steso la Lazio, ma adesso costa un botto e non è detto che continui a giocare se non accetta il rinnovo del contratto proposto da Cairo.
In mezzo al campo spiccano, nel rapporto qualità/prezzo, Vargas della Fiorentina (al suo quarto gol in 8 partite), l’ottimo Marco Parolo (6 centri, 2 assist e medie mostruose, ma costa caro) e Luca Siligardi (che di fatto gioca in attacco e ha ormai preso il posto a Emeghara). Jorginho, che con un penalty ha steso l’Atalanta, è un must have, ma occorrono molti crediti per averlo. Cosa dire di Bruno Fernandes dell’Udinese, protagonista del pirotecnico pareggio in casa del Napoli? Siamo di fronte all’ennesimo talento scovato dagli scout dei friulani. Però ha solo 20 anni e tutto da dimostrare. Se l’Udinese non avesse avuto l’infermeria piena, difficilmente sarebbe partito titolare. Magari il prossimo anno avrà la sua consacrazione. Intanto segnatevelo sul taccuino.
In attacco, invece, sempre i soliti nomi, ma anche un gradito ritorno, quello di Mattia Destro, eroe di giornata grazie al gol con il quale ha steso i viola. Il giocatore non è pienamente ristabilito, ma può tornare utile fin da subito. Fateci un pensierino. Marco Sau ne ha fatti tre in due giornate, compresa la doppietta di ieri contro l’Atalanta, ma prima del 14esimo turno aveva timbrato il cartellino solo nella seconda gara del torneo. Siamo di fronte alla rinascita del Tamburello Sardo? È presto per dirlo, soprattutto perché al di là della rocambolesca vittoria di ieri, è l’intera manovra offensiva del Cagliari a convincere poco. E in tema di great comeback, come non citare Nicola Sansone che ieri ha negato la vittoria all’Inter? Il ragazzo gioca bene, ma non è un grande finalizzatore: 15 gol in 107 partite da professionista non sono uno score da attaccante di razza. Meglio puntare sul più sottovalutato del Napoli, ossia Pandev, ma il turnover esasperato di Benitez non gli permette di avere quella continuità che meriterebbe. Un’ultima nota. Avete preso, come consigliato, Alberto Gilardino? Può diventare capocannoniere. Sapevatelo…
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