RESOCONTO DI GIORNATA
33a Giornata - Gol a grappoli e qualche gradito ritorno (al gol)
Gol a grappoli, con relativi bonus, nella 33a giornata del campionato di Serie A 2013-2014. E qualche soddisfazione anche per noi, essendo riusciti a darvi ottimi fantaconsigli venerdì.
Tripletta per Higuain nel 4 a 2 con cui il Napoli ha superato una Lazio comunque combattiva. Pur non segnando da quattro turni, vi avevamo “statisticamente” consigliato di mettere in campo El Pipita (17 marcature complessive). Tre reti anche per Paloschi nella vittoria esterna del Chievo sul campo del Livorno (4 a 2). Il numero 43 dei veneti è in forma stellare e sta contribuendo a traghettare i suoi verso la salvezza con otto reti nelle ultime sette gare. Niente male. Il centro di Paulinho, tuttavia, premia una nostra, facile, intuizione.
Gli avevamo pronostica un pomeriggio da protagonista e così è stato per Icardi, vincitore del duello “gossipparo” con Maxi Lopez, che ha pure sbagliato un rigore in Sampdoria – Inter 0-4. L’attaccante nerazzurro è alla sua seconda doppietta consecutiva. I sigilli di Palacio (15 reti in totale) e Samuel hanno chiuso un match molto nervoso.
Come da pronostico, Gilardino e Immobile (di nuovo solo al comando della classifica dei bomber) sono stati i due protagonisti nella gara tra Torino e Genoa, ai quali si aggiunge il match winner Cerci (2 a 1 per i granata), alla seconda marcatura nelle ultime tre uscite, dopo un digiuno di ben sei gare.
Quella cooperativa del gol che prende il nome di AS Roma, sabato sera ha liquidato con facilità la pratica Atalatanta (3 a 1) grazie a Taddei, Ljajic (toh chi si rivide) e Gervinho. In settimana si attende il ricorso per le tre giornate di squalifica inferte a Destro (una è già stata scontata dall’attaccante giallorosso). Sempre sabato, ma nel pomeriggio, il tridente del Sassuolo, ha brillato (salvo Berdardi, ormai in fase involutiva) contro il Cagliari: assist di Sansone e gol di Zaza (non timbrava il cartellino da 4 giornate). I neroverdi hanno bisogno di reti per restare nella massima divisione, quindi conviene puntarci. Il definitivo 1 a 1 è stato siglato da Ibraimi, in campo più per le assenze altrui, che per le sue reali capacità.
Pari e noia (1 a 1) tra Bologna e Parma che hanno giocato a non farsi troppo male. Certo per i padroni di casa si è trattato di 3 punti persi, perché ai Ducali mancavano Cassano, Amauri e Parolo, le principali bocche di fuoco di Donadoni.
Otto reti nella gara tra Verona e Fiorentina (3 a 5). Cuadrado, come avevamo scritto, se gioca a ridosso delle punte sa sempre trovare la via del gol, mentre Aquilani non conosce mezze misure: o non segna, oppure marca a raffica, come contro gli Scaligeri (2 reti). Su rigore, ma è tornato a segnare anche Matri. A proposito di attaccanti con le polveri bagnate: è tornato a esultare anche Iturbe, a bocca asciutta dal girone di andata (18a giornata). Per Toni ormai non abbiamo più aggettivi: il nonno del gol continua a regalare +3 con continuità (è a quota 17 centri).
Un altro desaparecidos del gol era Montolivo (14a giornata), prima della sua zampata vincente contro il Catania (1 a 0 per il Milan) che regala il quarto successo consecutivo a Seedorf.
Una Juve priva di Tevez e Vidal, infine, ieri sera ha superato in scioltezza l’Udinese (0-2). A segno Llorente, un nostro rimpianto (3 centri nelle ultime 2 gare, 14 marcature complessive), e Giovinco, che meriterebbe più spazio.
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