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DENTRO IL CALCIO

Andrea Pirlo – la sua carriera

Il 6 novembre del 2017, Andrea Pirlo ha annunciato il suo ritiro su Twitter, concludendo un’illustre carriera di 23 anni iniziata nel 1994. “L’architetto” è considerato uno dei migliori registi arretrati della sua generazione, grazie alla sua capacità di effettuare un passaggio da qualsiasi posizione sul campo. Nel corso della sua carriera ha giocato diverse partite di alto profilo, molte delle quali disponibili per scommesse sul mercato di quote scommesse calcio. In seguito al suo ritiro, diamo un’occhiata alla sua fantastica carriera.

Pur essendo principalmente noto come centrocampista difensivo, Pirlo inizia la sua carriera nel Brescia giocando come seconda punta. Dopo aver impressionato positivamente nella squadra giovanile, Pirlo debutta in prima squadra nel 1995 e diventa il più giovane giocatore del Brescia ad apparire in Serie A. Nella sua prima intera stagione d’esordio nel calcio professionistico, è un elemento fondamentale della squadra, che ottiene la promozione in Serie A grazie al suo aiuto a vincere il titolo di Serie B.

Le impressionanti prestazioni di Pirlo nel Brescia gli valgono un trasferimento di alto profilo all’Inter. Nella sua prima stagione nel club, Pirlo non riesce a entrare nella prima squadra e viene dato in prestito per le stagioni successive. Nonostante i periodi in prestito alla Reggina e al Brescia, Pirlo non riesce ancora a entrare tra gli undici titolari dell’Inter, poiché la sua mancanza di ritmo e di competizione non gli permettono di giocare in modo coerente per la prima squadra.

Dopo aver trascorso tre anni sui libri paga dell’Inter, Pirlo passa ai rivali concittadini dell’AC Milan per circa 17 milioni di euro nel 2001. È sotto l’allenatore di allora Carlo Ancelotti che Pirlo riesce a realizzare il suo potenziale e diventare un giocatore di livello mondiale. Durante il suo periodo in prestito al Brescia, l’allenatore Carlo Mazzone prende la decisione rivoluzionaria di spostare Pirlo nel ruolo di regista arretrato per assecondare Roberto Baggio nel ruolo di regista avanzato. Questo esperimento ha successo e Ancelotti aiuta Pirlo a sviluppare ulteriormente questo ruolo durante la sua permanenza nel Milan. Adattandosi rapidamente alla posizione di regista arretrato e diventando letale nei calci piazzati, Pirlo è parte integrante della squadra del Milan per i 10 anni successivi. Durante questo periodo, il Milan vince tutti i trofei a sua disposizione: 2 titoli di Serie A, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 2 Champions League, 2 vittorie nella Supercoppa UEFA e un trofeo per la Coppa del mondo per club FIFA.

È durante la sua permanenza al Milan, che riesce a entrare nella prima squadra della nazionale italiana. Schierato nella sua posizione difensiva a centrocampo, Pirlo diventa velocemente un giocatore chiave per la nazionale ed è una parte vitale della squadra che finisce per vincere la Coppa del Mondo del 2006. Pirlo continua a essere una parte fondamentale della nazionale italiana dopo la Coppa del Mondo, ma la vittoria del 2006 rimane il momento culminante della sua carriera internazionale.

In seguito al soggiorno decennale di Pirlo al Milan, la Juventus ingaggia il centrocampista a parametro zero. La leggenda della Juventus, Gianluigi Buffon, ha descritto il trasferimento come l’“ingaggio del secolo”. Nonostante un cambio di scenario, Pirlo continua a mettere in scena prestazioni di livello mondiale per la squadra torinese ed è un elemento essenziale della squadra che vince quattro campionati consecutivi, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Pirlo è sul punto di aggiungere un altro titolo di Champions League al suo nome nella sua ultima apparizione alla Juventus, ma la sua squadra perde 3-1 in finale contro il Barcellona.

In seguito alla sconfitta della Juventus per 3-1 nella finale di Champions League contro il Barcellona, Pirlo lascia l’Italia per entrare nella MLS con il New York City, come loro terzo ‘giocatore designato’. L’italiano ha un impatto immediato al suo debutto partecipando al terzo e al quarto gol del New York City nella vittoria per 5-3 sull’Orlando City. Nonostante i 5 assist durante la prima metà della stagione nel club, Pirlo riceve critiche dalla stampa a causa del suo basso tasso di lavoro difensivo. Nella sua seconda stagione ha molto più successo, giocando 32 partite, segnando un gol e facendo 11 assist. Nella sua ultima stagione di calcio professionistico, Pirlo è tormentato da infortuni che lo limitano a sole 15 presenze e 2 assist. La sua ultima partita è un’apparizione con una sostituzione al 90o minuto nella vittoria del New York City per 2-0 contro Columbus Crew (il New York City perde 4-3 nel risultato totale).

Le sue ultime stagioni nel club della MLS potrebbero non essere state all’altezza di un giocatore di livello mondiale, ma Pirlo può ripensare alla sua carriera con orgoglio, avendo collezionato 756 presenze con i suoi club e 116 presenze con la nazionale del suo Paese.

Fanta.Soccer
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