L’aperitivo di mezza settimana è stato servito. Ora ci attende un fine settimana coi fiocchi. Anzi, a voler essere precisi, un grande “Sabato italiano”, non qualunque come cantava il buon Sergio Caputo.
Si inizia alle 15,00 con il derby “de Roma”. La Lazio ci arriva alla grande, con quattro vittorie consecutive in campionato cui aggiungere quella in Europa League. La squadra sta ritrovando lo smalto della passata stagione e sta proponendo anche alcune novità davvero interessanti. Dopo Caicedo, abbiamo imparato a conoscere Correa. Sull’altro sponda del Tevere troviamo una Roma ancora convalescente. Il 4 a 0 sul Frosinone è servito soprattutto a dare un minimo di serenità all’ambiente giallorosso in vista della sfida alla Lazio. Una rappacificazione con il pubblico passa inevitabilmente dalla vittoria sui cugini biancazzurri. Mi aspetto tra i protagonisti, oltre quelli più conosciuti, Lucas Leiva e Marusic da una parte e De Rossi (uno degli ultimi giocatori bandiera del campionato) e Dzeko dall’altra.
A distanza di 160 giorni il Napoli torna a sfidare la Juve a Torino. Dopo tanto chiacchiericcio estivo sull’individuazione dell’antijuve (con il Napoli in genere relegato tra la quarta e la quinta posizione), siamo dove eravamo il 22 aprile alle 20,45. Letto il calendario in molti avevano pronosticato una Juventus a punteggio pieno a questo punto del campionato. In pochi invece potevano immaginare di vedere il Napoli ancora lassù. Dopo la partita con la Samp questa convinzione andava rafforzandosi. Da allora sono cambiate molte cose. Ancelotti, smentendo quelli che “so tutto io”, ha dimostrato di essere molto meno conservatore di come veniva definito da una critica spesso troppo superficiale. Nelle prime sei giornate tutti i componenti della rosa (a parte ovviamente gli infortunati), hanno avuto avuto modo di mettersi in mostra. L’ultimo in ordine di apparizione è stato l’oggetto misterioso, Malcuit, che credo vedremo sempre più spesso solcare la fascia destra dei partenopei. Il buon Carletto vuole dimostrare che si può giocare bene e raggiungere risultati anche con una filosofia opposta a quelle del suo predecessore. Sabato però sarà molto dura per gli azzurri avere la meglio su una squadra che non perde un colpo, pur potendo disporre di un Ronaldo ancora a mezzo servizio. Dovesse non perdere o addirittura vincere, la squadra di Ancelotti acquisterebbe una grande consapevolezza della sua forza. Non so dire chi sarà protagonista tra i 22 e più che scenderanno in campo (sperando che non lo sia l’arbitro). Destano molto interesse i duelli a distanza tra i due playmaker della squadra (Pjanic e Hamsik) e tra Ronaldo e Insigne. Ora non ci resta che attendere l’inizio del match con la speranza di assistere solo ad una partita di calcio e di non essere costretti ad ascoltare i soliti oramai stucchevoli, quanto patetici cori.
La terza partita in programma è Inter Cagliari. I nerazzurri stanno provando a recuperare posizioni in classifica, dopo un inizio a dir poco sconcertante. Per ora i miglioramenti si sono notati solo per quanto concerne il risultato. Sul piano del gioco, la squadra continua a mostrare lacune evidenti. Contro i Viola è arrivata una vittoria ben al di là dei meriti conseguiti sul campo. Però le vittorie, comunque ottenute, fanno morale. Sta al mister far girare al meglio calciatori ancora troppo lontani dalla migliore condizione. Di fronte l’Inter trova il Cagliari, reduce dal pareggio interno con la Samp, ottenuto anche grazie al rigore parato dal giovane Cragno. L’Inter, potrebbe ulteriormente ridurre lo svantaggio dalla testa della classifica, approfittando dello scontro al vertice. Potrebbe essere la partita di Nainggolan (ex della partita) e di Lautaro Martinez. Tra i cagliaritani, Bradaric al cospetto dei connazionali Perisic e Brozovic, proverà di sicuro a mettersi in mostra.
Domenica alle 12,30, al Dall’Ara, il Bologna ospita l’Udinese. Il turno infrasettimanale è stato avaro di soddisfazioni per entrambe. Chi ne è uscito peggio è di certo l’Udinese, sconfitto in casa dalla Lazio. I felsinei hanno perso senza attenuanti all’Allianz Stadium e vorranno riprendere il cammino intrapreso domenica scorsa con la vittoria sulla Roma. Partita non facile per entrambe. Il pari sembra essere il risultato più accreditato. Nel Bologna rientra Santander che con la sua fisicità potrebbe creare danni alla retroguardia bianconera. Sul fronte opposto, occhio a Larsen, già messosi in luce con alcune prestazioni assai convincenti.
Alle 15,00 al Bentegodi scendono in campo Chievo e Torino. Sulla squadra del Presidente Campedelli mi sono già espresso. La ritengo con il Frosinone la più seria candidata alla retrocessione (anche e non solo per i punti di penalizzazione inflittigli). Insisto nel segnalare Giaccherini come uno dei pochi tra i clivensi in grado di poter inventare una giocata vincente. Il Toro, dopo la scoppola interna rimediata col Napoli ha preso un buon punto a Bergamo contro l’Atalanta. Credo che possa e debba fare di più e domenica lo vedo favorito. Rientra Iago Falque e credo che a beneficiarne potrà essere soprattutto Belotti, che non sembra granché a suo agio con Zaza.
Sempre alle 15,00, al Comunale di Firenze, si gioca Fiorentina Atalanta. I Viola puniti oltre misura a San Siro, vorranno tornare alla vittoria per migliorare una classifica comunque buona. A differenza di quanto detto per l’Inter, la squadra di Pioli, sta offrendo prestazioni godibilissime, non sempre supportate dai risultati. Simeone vorrà farsi perdonare qualche errore di troppo che ne ha caratterizzato la partita di San Siro, mentre Chiesa è chiamato a confermare l’ottimo stato di forma sin qui mostrato. Altri due da tenere sott’occhio sono Pjaca e Gerson. La squadra di Gasperini, sta alternando buone prestazioni ad altre non del tutto convincenti. Addirittura, come accaduto a San Siro domenica scorsa, questa alternanza di rendimento talvolta la si nota all’interno di una stessa partita. Credo che a questa squadra manchi l’Ilicic della passata stagione, non ancora ben rimpiazzato dall’ex rossonero Pasalic. Mancano anche i gol del sempre generoso Zapata che potrebbe finalmente sbloccarsi anche in campionato dopo le due reti segnate nei vari turni preliminari di Europa League.
La partita Frosinone Genoa, si presta a diversi interrogativi : 1) riuscirà il Frosinone a segnare il primo gol ?; 2) riuscirà il Frosinone a racimolare almeno un punto allo “Stirpe” in serie A? 3) riuscirà Piatek a segnare ancora un gol nella sesta partita consecutiva ? (ricordo che il Genoa non ha ancora recuperato la partita con il Milan). Per la legge dei grandi numeri i primi due quesiti dovrebbero avere risposta positiva, il terzo no. Ma questo è calcio e non ci sono regole che tengano. Io penso che il Genoa possa “passare” a Frosinone e, sfidando la statistica, continuerei a puntare sul giovane polacco. Nel Frosinone, che dovrà provare comunque a “fare la partita”, credo che il ghiaccio potrebbe romperlo Ciano.
Alle 18,00 al Tardini si gioca Parma Empoli. I parmensi, dopo aver preso un analgesico per guarire dai giramenti di testa causati dai ragazzi di Ancelotti, proveranno a ripartire con un successo. Gervinho, tenuto a riposo al San Paolo, dovrà guidare l’assalto alla porta empolese. La squadra di D’Aversa dovrà prestare grossa attenzione però ai veloci capovolgimenti di fronte di cui sono capaci i ragazzi di Andreazzoli. Tra i difensori emiliani si sta distinguendo il sempreverde Bruno Alves.
L’Empoli ha pareggiato una partita che si era messa subito male contro il Milan. Il protagonista assoluto è stato il l’estremo difensore, Terracciano, capace di interventi a dir poco prodigiosi. Portiere da tenere in considerazione. Così come Krunic, sempre presente nelle prime 6 giornate e sempre tra i più positivi.
La domenica si chiude con Sassuolo Milan. Sembra passato un secolo, eppure sono trascorsi solo pochi anni da quando con 4 gol Berardi determinò l’esonero di Allegri dalla panchina rossonera. Certamente Gattuso non corre nell’immediato questo rischio, eppure un eventuale risultato negativo rischierebbe di compromettere seriamente il futuro del tecnico calabrese. Forse la campagna acquisti ha condizionato non poco il giudizio sulla squadra. In molti forse hanno (anzi abbiamo, io in primis) sopravvalutato la forza di una squadra che sta venendo meno proprio in quelle che sono le caratteristiche principali del suo tecnico : il carattere e la cattiveria agonistica. Troppe rimonte subite non possono far dormire sonni tranquilli agli aficionados rossoneri. In un momento già complicato di suo, al Milan avrebbero fatto volentieri a meno dell’infortunio occorso ad Higuain. Non capisco perché non gettare subito nella mischia Cutrone e di contro, come sembrerebbe, scegliere di giocare con un tridente formato da Suso, Borini è Chalanoglu, privo di una vera e propria punta centrale. Punterei su Bonaventura, che mi sembra tra i più in forma e Suso, capace sempre di inventare qualcosa. Tra i neroverdi, faccio tre nomi : Boateng, ex che vorrà dimostrare che forse in questo Milan avrebbe potuto ancora giocare; Magnani, difensore di cui si sentirà parlare molto di qui alla fine del campionato; infine Rogerio, un esterno sinistro veramente interessante.
La giornata si chiude lunedì sera con Sampdoria Spal. Fino a un paio di turni orsono, si sarebbe trattato di uno scontro al vertice. Oggi, invece, si tratta di uno scontro tra due compagini che ambiscono a riprendere a correre in classifica. Giocandosi a Genova non può che essere favorita la Samp che tra le mura amiche di fa sempre rispettare. La Spal arriva da una cocente sconfitta interna contro il Sassuolo. Defrel, Praet e Ramirez da una parte, Cionek, Lazzari e Antenucci dall’altra, i nomi che mi sento di suggerire.
Siamo arrivati alla fine. Ora non ci resta che goderci una giornata di campionato, tra le più interessanti dell’intera stagione.
Pasquale Montesarchio
Fanta.Soccer