Si riparte. Dopo un fine settimana trascorso in compagnia di mogli e fidanzate (o mariti e fidanzati, visto che ormai sono sempre più le donne che seguono il calcio), possiamo riappropriarci del divano e del telecomando. Prima però dobbiamo inevitabilmente riavvolgere il nastro e fare un passo indietro per vedere dove eravamo rimasti.
Per chi si fosse perso qualche puntata, posso solo dire che in testa l’unica vera sorpresa nell’ultimo turno è stata la sinora sconfitta dell’Inter a Bergamo. A furia di dire “vediamo se l’Inter è cambiata o è sempre pazza”, un po’ gliel’abbiamo tirata. La squadra di Spalletti ha mostrato contro l’Atalanta dei limiti talmente imbarazzanti da far davvero pensare che si sia trattato di una giornata storta. Il problema è che davanti corrono che è una bellezza.
La partita della Juve a Milano è stata il classico dejavu: Juve superiore, come quasi sempre le accade in campionato; solite polemiche per una mancata ammonizione che avrebbe comportato l’espulsione di Benatia; Higuain, che come già capitato altre volte, viene meno nei momenti decisivi, per poi farsi espellere dopo un attacco isterico.
La Juve procede quindi a vele spiegate verso l’ottavo titolo nazionale consecutivo e si gode CR7, sempre più decisivo. Dietro resiste il Napoli uscito vittorioso dal pantano di Marassi. L’Inter, letteralmente annientata ed annichilita dall’Atalanta, dopo sette vittorie consecutive si ritrova a 9 punti dalla vetta. Con il ritmo imposto dai bianconeri al campionato, non ci si può permettere nemmeno un mezzo passo falso.
Per il resto, da sottolineare la vittoria esterna del Parma contro il Torino che fallisce ancora una volta l’occasione per un definitivo salto di qualità e la vittoria interna della Roma sulla Samp, che è servita a placare un po’ gli animi di una tifoseria già sul piede di guerra.
Ora però, voltiamo pagina e guardiamo avanti.
Nel prossimo turno il match più interessante si gioca alle 18,00 di domenica all’Olimpico tra Lazio e Milan. Lo scorso anno fini’ 4 a 1 per i biancocelesti. Dovesse il Milan perdere anche quest’anno, non vorremmo essere nei panni di Gattuso. Va detto che il momento attraversato dai rossoneri non è di certo tra i più fortunati. Basti pensare che oltre allo squalificato Higuain, mancheranno Caldara, che ne avrà ancora per 3 mesi circa, Romagnoli, il cui rientro è previsto tra una trentina di giorni circa, Musacchio, out per circa 60 giorni ancora, Biglia, fuori ancora per non meno di 4 mesi e Bonaventura, per lui stagione finita! Beh, se non è sfortuna questa, non saprei come chiamarla. Ringhio si affiderà ai “resti” della truppa, tra i quali proverà ad essere decisivo Cutrone che dovrà “sfruttare” l’assenza del Pipita per mettersi in mostra. La Lazio, viste le “disgrazie” in casa degli avversari ha l’obbligo di vincere. Dovrà provare a sfatare un tabù che quest’anno la vede sempre perdente contro le grandi. Milinkovic Savic dovrà dare un segnale al campionato, dal quale sinora è sembrato essere assente ingiustificato.
La partita più affascinante però si gioca alle 20,30 domenica sera a Marassi. Il derby della Lanterna non sarà il più entusiasmante quanto a spettacolo sul campo, ma lo è di sicuro sugli spalti. Saranno i colori, sarà la conformazione dello stadio (il più “english” tra quelli della serie A), ma questa partita resta una delle più affascinanti cui assistere, anche solo in tv. Quanto all’aspetto tecnico, sulla carta si lascerebbe preferire la Samp, che però non attraversa uno dei suoi momenti migliori. Giudicare Giampaolo non è mai semplice: le sue squadre alternano momenti di grande calcio (vedi Samp Juve della passata stagione o Samp Napoli di quest’anno), con altri a dir poco deprimenti. Forse gli manca quella grinta, quel carattere che servirebbero per un suo decisivo salto di qualità. Ma, come si dice “se Sparta piange....”. Il Genoa, unica squadra sinora capace di non perdere contro la Juve, a seguito di un cervellotico cambio allenatore, sta scivolando pian piano verso la “zona calda” della classifica. Il derby, quindi, cade a pennello per entrambe le squadre per tirarsi fuori da una situazione non ancora preoccupante ma sicuramente complicata. Soprattutto Juric rischia di fare la fine del suo predecessore, lasciando anzitempo la panchina rossoblu in caso di sconfitta. Vedo una partita molto bloccata nella quale potrebbero emergere le difese. Criscito e Romero da una parte e Andersen e Tonelli i calciatori che potrebbero ergersi a protagonisti.
La Juve ospita la Spal e non dovrebbe avere problemi a far sua anche questa partita. Solito turn over moderato ad opera di Allegri in vista della Champions. Dovrebbe giocare Perin tra i pali, mentre Dybala, dopo le fatiche d’oltreoceano, tirerà un po’ il fiato. Chi non lo fa mai è Ronaldo che proverà a rimpinzare la classifica dei cannonieri. La Spal proverà a giocarsela sperando di trovare i bianconeri distratti prima di rituffarsi in Europa. Attenti a Lazzari che deve sfruttare queste partite contro le big per mettersi in mostra e cercate di strappare un lauto ingaggio per la futura stagione.
Al San Paolo va di scena Napoli Chievo. Sono passati circa sette mesi e mezzo da quell’8 aprile, giorno in cui il Napoli negli ultimi tre minuti ribalto’ il risultato contro i clivensi grazie alle reti di Milik e Diawara. Da allora è passata un po’ di acqua sotto i ponti. A Napoli c’è Ancelotti che con calma e pazienza sta costruendo una squadra a sua immagine e somiglianza. Sulla panchina del Chievo ci sarà Di Carlo che succede a Ventura già subentrato a D’Anna. Si vede che i pandori di Patron Campedelli non sono più tanto buoni, visto che nessun mister vuole mangiarli. Su Ventura mi sono già espresso in passato. È finita nell’unico modo in cui poteva finire. Ora c’è il Napoli, non proprio la squadra più facile da affrontare. Pronostico chiuso. Milik ha una chance importantissima da sfruttare. Se dovesse fallirla, la società dovrebbe iniziare a fare qualche ragionamento sul mercato di gennaio. Il Chievo non ha nulla da perdere e questa potrebbe essere una delle poche armi che ha a disposizione. Occhio a Stepinski, già in gol al San Paolo nella scorsa stagione.
La giornata si apre con Udinese Roma. Partita questa molto delicata, un po’ come il derby di cui si è parlato sopra. A Udine c’è un nuovo mister. Nicola, assurto a ruolo di “mago della salvezza”, dopo l’autentico miracolo realizzato due anni orsono alla guida del Crotone, si troverà di fronte una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento. Non tanto per la forza della squadra in se’, quanto per la sua “instabilità”. Quando giochi contro la Roma non sai mai che squadra ti trovi contro. Tra l’altro la squadra di Di Francesco non può più permettersi scivoloni in trasferta ed ha solo la vittoria da dover conseguire. Pellegrini, Kluivert e Schick i più temibili per la non irreprensibile difesa udinese. Lasagna e De Paul mi sembrano gli unici tra i friulani in grado di impensiere la retroguardia giallorossa.
Inter Frosinone, come Juve Spal e Napoli Chievo, vede i padroni di casa largamente favoriti. Spalletti dovrebbe concedere un turno di riposo ad Icardi per far spazio a Lautaro Martinez che dovrebbe formare un inedito tridente con Politano e Keita. Tutti e tre da schierare. Il Frosinone spera in una delle giornate folli nerazzurre per provare ad uscire indenne da San Siro. Proverà a fare lo sgambetto alla sua ex squadra il giovane Pinamonti già messosi in luce contro la Fiorentina.
Nella giornata del derby della lanterna se ne gioca un altro, quello emiliano tra Parma e Sassuolo, due tra le squadre che meglio stanno impressionando per qualità di gioco in questo primo scorcio di campionato. Gervinho e Sepe da una parte e Boateng e Berardi dall’altra sono tra i protagonisti più attesi.
Bologna Fiorentina per i più romantici è il derby tosco emiliano. I Viola sono sempre a ridosso delle prime ma a Frosinone hanno gettato alle ortiche la possibilità di avvicinarsi ancora di più alla zona che conta. Il Bologna naviga ancora nei bassifondi e deve provare a tirarsene fuori al più presto. Partita aperta a qualsiasi pronostico. Orsolini tra i rossoblu si sta mettendo in luce. Pioli aspetta sempre il risveglio di Simeone, indispensabile per una crescita definitiva della squadra. Intanto, occhio a Pjaca, talento indiscusso che prima o poi dovrà venir fuori.
Empoli Atalanta e Cagliari Torino le ultime due gare da esaminare.
I bergamaschi sono in gran spolvero grazie soprattutto al rientro in squadra di Ilicic e proveranno a portare via i tre punti dal Castellani. L’Empoli, guidato ora da Iachini, con Caputo in prima linea dovrà fare sua la partita. Diversamente si farà davvero dura per il prosieguo.
Lunedì il Toro deve rialzare la testa dopo l’inopinata sconfitta interna subita ad opera del Parma. Vincere a Cagliari non sarà per nulla semplice. Partita di non facile decifrazione. Interessante la sfida tra Pavoletti e Belotti che proveranno a convincere Mancini, visti i problemi palesati in attacco dagli azzurri.
Con questo è tutto.
Pasquale Montesarchio
Fanta.Soccer