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Calciomercato estivo 2020 e fantacalcio: chi è andato meglio


Si chiude, finalmente, un calciomercato tra i più strani che il nostro calcio ricordi. Tra colpi a effetto, trasferimenti saltati all’ultimo minuto e occasioni mancate, non ci siamo fatti mancare nulla. Ora la parola passa al campo (si spera) e agli schemi dei 20 allenatori della nostra Serie A. Come ogni sessione di mercato che si rispetti, però, ci sono squadre che si sono mosse meglio e, al contrario, compagini che hanno faticato a piazzare i colpi giusti. Sediamoci in cattedra e diamo i voti a questa sessione estiva-autunnale.

 

Atalanta: 6,5

Mercato intelligente, nessun colpo eclatante ma movimenti sensati nei reparti più corti di Gasperini. Il miglior colpo, sicuramente, è stato quello di trattenere tutti i big presenti in rosa. A questi, la famiglia Percassi ha affiancato rincalzi di qualità come Miranchuk e Lammers, giocatori di esperienza come Mojica e giovani in rampa di lancio come Romero e Depaoli. Ciliegina sulla torta la cessione di Traorè al Man Utd che porta una preziosa plusvalenza in stile Atalanta. Bergamaschi promossi anche sul mercato.

 

Benevento: 7

I sanniti erano chiamati a una campagna acquisti importante per confermare la categoria. Il Ds, Pasquale Foggia, non ha deluso le aspettative. Dal mercato sono arrivati giocatori di esperienza che conoscono molto bene la Serie A come Lapadula, Iago Falque, Caprari e Ionita. Colpo a effetto Kamil Glik dal Monaco che alza di molto la qualità difensiva della squadra. Il rendimento sul campo, per ora, sta confermando il buon lavoro fatto: 6 punti in 3 partite. Inzaghi è stato accontentato.

Bologna: 6

Senza infamia e senza lode il mercato del Bologna. I felsinei, d’altronde, ci hanno abituato a sessioni di mercato “tranquille”, senza acquisti eclatanti, confermando il gruppo della passata stagione. De Silvestri porta solidità a una difesa che, con Tomiyasu spostato al centro, sembra in fase di miglioramento. Hickey, giovane talentuoso arrivato dall’Hearts, promette già molto bene. Sul fronte cessioni, come dicevamo, nulla di importante da segnalare.

Cagliari: 6,5

Con Nainggolan sarebbe stato un 7 pieno. Senza il belga, il voto inevitabilmente scende, pur restando ampiamente sopra la sufficienza. Il colpo Godin ha dato entusiasmo a una piazza spenta e sfiduciata. Sottil e Zappa sono due giovani molto interessanti che con Di Francesco potrebbero esplodere. Tanta fiducia è stata riposta su Marin, talento ex Ajax: vedremo se saprà ripagare le aspettative. Ounas, arrivato sul gong finale, può dare imprevedibilità in attacco. In generale, i sardi hanno scommesso su giocatori semi-sconosciuti o in cerca di rilancio. Capitolo cessioni: diversi giocatori “storici” come Farias e Ionita hanno lasciato la causa rossoblù. Spetta ora a Di Francesco trovare la quadra in un gruppo che si conosce poco.

Crotone: 5,5

Bocciatura per i calabresi che, un po’ come il Benevento, erano chiamati a colpi importanti per cercare di giocarsi la salvezza. Come giocatore di esperienza e costanza, abituato a calcare i campi della Serie A, è arrivato il solo Cigarini: troppo poco per una squadra che punta a salvarsi. Djidji, arrivato dal Torino, resta un’incognita a causa del suo rendimento altalenante. Magallan, preso dall’Ajax, è l’unico che può dare uno step in più in difesa, reparto che resta il vero tallone d’Achille dei pitagorici. I vari Reca, Rispoli, Riviere, Pereira, Petriccione ed Henrique sono sicuramente buoni giocatori ma che difficilmente ti fanno vincere le partite. Da valutare i giovani Vulic e Dragus.

Fiorentina: 7

Vero, è stato ceduto Chiesa, giocatore simbolo della viola ma che, ormai, voleva cambiare aria. È stato sostituito con un certo Callejon, giocatore tutt’altro che finito e in grado ancora di fare la differenza. A centrocampo sono arrivati grandi colpi: Amrabat, Bonaventura e Borja Valero completano un reparto tra i più forti del campionato. In difesa Martinez Quarta può tranquillamente giocarsi il posto da titolare nei 3, mentre Barreca sarà una buona alternativa sulle fasce dove è tornato un ottimo Biraghi. Firenze promette spettacolo. 

Genoa: 6,5

Solito via vai in casa Grifone: per tanti giocatori che escono altrettanti ne arrivano (17). I colpi più interessanti sono sicuramente Zajc, Pjaca e Zappacosta: giocatori in grado di fare la differenza in una squadra che punta alla salvezza. Confermato Perin, riscattato dalla Juve, in difesa arrivano anche Bani e Goldaniga, che aggiungeranno solidità a un reparto che ne aveva bisogno. Interessanti i colpi Scamacca e Melegoni: giovani di cui si dice un gran bene. Anche in questa sessione, Preziosi ci ha fatto divertire. 

Hellas Verona: voto 6

Sufficienza raggiunta grazie alla conferma di Juric in panchina, vero valore aggiunto della squadra. Gli scaligeri erano chiamati a rimpiazzare giocatori fondamentali come Rrhamani, Amrabat, Pessina e Kumbulla. Compito non facile, certo, ma i vari Barak, Tameze, Vieira e Magnani non offrono particolari garanzie. Buon colpo Cetin, preso dalla Roma nell’affare che ha portato Kumbulla nella capitale. Kalinic, acquistato al fotofinish, garantisce un peso offensivo diverso rispetto ai vari Favilli e Di Carmine. Resta da capire se sarà efficace anche in zona gol. In ogni caso, con Juric in panchina, possiamo aspettarci di tutto.

Inter: 7,5

Probabilmente la squadra che si è mossa meglio, seguendo le indicazioni di Conte. A una rosa già competitiva di suo, si aggiungono nomi di spessore come Hakimi, Vidal e Kolarov. Darmian darà la possibilità di far rifiatare i titolari sulle fasce, così come Perisic, rimasto a Milano. Stesso destino per Nainggolan che, sfumato il trasferimento al Cagliari, rinforzerà la batteria di centrocampisti a disposizione del mister salentino. Quest’anno lo scudetto è davvero possibile per i neroazzurri. 

Juventus: 7

I bianconeri sono riusciti a svecchiare l’età media della rosa senza abbassarne la qualità. Sfumato Dzeko, è arrivato, anzi tornato, Alvaro Morata. L’ex Atletico Madrid ha già fatto vedere tutto il suo talento in maglia bianconera e si candida a essere la spalla perfetta di Ronaldo. Arthur garantisce geometrie e tecnica a centrocampo, Mckennie corsa e interdizione. Kulusevski, già preso a gennaio, non lo scopriamo certo ora: il suo enorme talento darà una grossa mano a Pirlo. Acquisto dell’ultima ora Chiesa: ora la Juventus ha un’arma in più su cui puntare. Ceduti anche i vari esuberi, come Higuain, Matuidi, Costa, De Sciglio e Rugani, il mercato portato avanti da Paratici non può che avere un voto alto. 

Lazio: 5,5

Altra squadra dalla quale ci aspettavamo di più in questa sessione di mercato. Sfumato in modo inaspettato David Silva, Tare ha fatto fatica a chiudere colpi di spessore. La Lazio, vogliamo ricordarlo, dovrà giocare in Champions League e, onestamente, le aspettative erano altre rispetto ai vari Hoedt, Escalante, Pereira e Fares. Tutti buoni giocatori ma che difficilmente vedranno il campo da titolari. Muriqi è arrivato per dare qualche turno di riposo a Immobile, anche se l’attaccante turco è ancora fuori per infortunio. Simone Inzaghi avrà il compito di compiere un ennesimo miracolo sportivo.

Milan: 5,5

Il mercato dei rossoneri era iniziato col botto Tonali, strappato all’Inter a suon di milioni. Da lì in poi, Maldini e Massara si sono fermati. Vero, Brahim Diaz è un giocatore di talento che può essere molto utile alla causa, ma è la formula della trattativa a convincerci poco: prestito secco, senza riscatto. Stessa formula per Dalot, arrivato a dar manforte alla fascia sinistra di difesa dopo la partenza di Laxalt. A proposito di partenze, l’addio di Bonaventura non è stato rimpiazzato a dovere. Manca un giocatore come lui, in grado di dare qualità e quantità alla manovra. Bakayoko, inseguito a lungo e sul punto di vestire rossonero da un momento all’altro, alla fine ha raggiunto Gattuso a Napoli. Hauge resta una scommessa, mentre il centrale di difesa tanto chiesto da Pioli alla fine non è arrivato. Così come un vero vice Ibra, data la poca esperienza di Colombo. 

Napoli: 6/7

Il “botto” Osimhen ha praticamente chiuso fin da subito il mercato del Napoli. Tanti i milioni spesi per l’attaccante ex Lille, alla prima esperienza in Serie A, ma dotato di grande talento. Bakayoko, soffiato al Milan, è un colpo intelligente a centrocampo che darà i suoi frutti. Alla fine, Koulibaly è rimasto, così come Milik (che resterà fuori rosa). A gennaio erano già stati presi Petagna e Rrahmani che allungano la rosa di Gattuso.

Parma: 5

Forse la squadra che si è mossa peggio sul mercato. Partiti Darmian e Kulusevski, due giocatori fondamentali per questa squadra, i ducali non sono stati in grado di rimpiazzarli a dovere. Sono arrivate solo scommesse o giovani interessanti, troppo poco per una squadra che ha fatto stravolgimenti anche in panchina sostituendo D’Aversa con Liverani (anche qui scelta che non condividiamo).

Roma: 6

La Roma, seppur con molta fatica, ha fatto quello che doveva fare: due colpi in difesa (Smalling e Kumbulla) e un vice Dzeko (Borja Majoral). Forse qualcosa in più poteva essere fatta sugli esterni, date le partenze di Kolarov e Florenzi. In attacco Pedro, acquistato già a gennaio, garantisce talento ed esperienza internazionale. Minimo indispensabile per una squadra che punta alla Champions.

Sampdoria: 5,5

Candreva e Keita sono sicuramente due buoni colpi, lo diciamo fin da subito. Così come Adrien Silva, che Ranieri conosce benissimo dalla magica esperienza di Leicester. I reparti nevralgici, però, ovvero difesa e centrocampo, necessitavano di diversi tasselli di valore. La difesa, in particolare, non convince fino in fondo, date anche le partenze di Murru e Chabot. Linetty, passato a Torino, ha lasciato un vuoto nel centrocampo doriano, sia per capacità tecniche sia per carisma all’interno dello spogliatoio. Ranieri avrà l’arduo compito di salvare una squadra abbastanza mediocre, anche se la vittoria di Firenze può fare morale.

Sassuolo: 6,5

I neroverdi hanno trattenuto tutti i loro giocatori migliori: da Boga a Locatelli passando per Berardi e Caputo. Già questo giustifica il voto sopra la sufficienza. In più è arrivato un difensore molto promettente come Ayhan e un centrocampista di talento e visione di gioco come Maxime Lopez. De Zerbi potrà farci divertire ancora.

Spezia: 5,5

Tanti giocatori arrivati, ma pochi in grado di fare la differenza in Serie A. Citiamo infatti solo Farias e Deiola, che hanno giocato nel massimo campionato con una certa costanza. Per il resto, tante, forse troppe, scommesse per una squadra che aveva bisogno di certezze.

Torino: 6-

Nuovo allenatore, nuove richieste sul mercato. Giampaolo aveva chiesto diversi giocatori (Praet e Ramirez su tutti) ma non è stato accontentato fino in fondo. La sufficienza, stentata, arriva perché Linetty, Rodriguez e Bonazzoli su tutti possono essere molto utili alla causa granata. Vojvoda bella scommessa.

Udinese: 7-

Trattenuto De Paul, presi Pereyra e Deulofeu: serve altro per giustificare il voto alto? Nonostante sia ancora a secco di punti in classifica, la squadra friulana ha operato molto bene sul mercato (Bonifazi, Arslan e Pussetto sono altri buoni colpi). Ora la palla passa a Gotti, chiamato a centrare una salvezza tranquilla.

 

Sei d’accordo con le nostre pagelle? Scrivicelo nei commenti.

Franco Capalbo
Fanta.Soccer



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