Si chiude, finalmente, un
calciomercato tra i più strani che il nostro calcio ricordi. Tra colpi a
effetto, trasferimenti saltati all’ultimo minuto e occasioni mancate, non ci
siamo fatti mancare nulla. Ora la parola passa al campo (si spera) e agli schemi
dei 20 allenatori della nostra Serie A. Come ogni sessione di mercato che si
rispetti, però, ci sono squadre che si sono mosse meglio e, al contrario,
compagini che hanno faticato a piazzare i colpi giusti. Sediamoci in cattedra e
diamo i voti a questa sessione estiva-autunnale.
Atalanta:
6,5
Mercato intelligente, nessun
colpo eclatante ma movimenti sensati nei reparti più corti di Gasperini. Il
miglior colpo, sicuramente, è stato quello di trattenere tutti i big presenti in rosa. A questi, la famiglia Percassi
ha affiancato rincalzi di qualità come Miranchuk e Lammers, giocatori di
esperienza come Mojica e giovani in rampa di lancio come Romero e Depaoli.
Ciliegina sulla torta la cessione di Traorè al Man Utd che porta una preziosa
plusvalenza in stile Atalanta. Bergamaschi promossi anche sul mercato.
Benevento:
7
I sanniti erano chiamati a
una campagna acquisti importante per confermare la categoria. Il Ds, Pasquale
Foggia, non ha deluso le aspettative. Dal mercato sono arrivati giocatori di esperienza che conoscono
molto bene la Serie A come Lapadula, Iago Falque, Caprari e Ionita. Colpo a
effetto Kamil Glik dal Monaco che
alza di molto la qualità difensiva della squadra. Il rendimento sul campo, per
ora, sta confermando il buon lavoro fatto: 6 punti in 3 partite. Inzaghi è
stato accontentato.
Bologna:
6
Senza infamia e senza lode il
mercato del Bologna. I felsinei, d’altronde, ci hanno abituato a sessioni di
mercato “tranquille”, senza acquisti eclatanti, confermando il gruppo della
passata stagione. De Silvestri porta
solidità a una difesa che, con Tomiyasu spostato al centro, sembra in fase di
miglioramento. Hickey, giovane talentuoso arrivato dall’Hearts, promette già
molto bene. Sul fronte cessioni, come dicevamo, nulla di importante da
segnalare.
Cagliari:
6,5
Con Nainggolan sarebbe stato
un 7 pieno. Senza il belga, il voto inevitabilmente scende, pur restando
ampiamente sopra la sufficienza. Il colpo
Godin ha dato entusiasmo a una piazza spenta e sfiduciata. Sottil e Zappa
sono due giovani molto interessanti che con Di Francesco potrebbero esplodere.
Tanta fiducia è stata riposta su Marin, talento ex Ajax: vedremo se saprà
ripagare le aspettative. Ounas,
arrivato sul gong finale, può dare imprevedibilità in attacco. In generale, i
sardi hanno scommesso su giocatori semi-sconosciuti o in cerca di rilancio.
Capitolo cessioni: diversi giocatori “storici” come Farias e Ionita hanno
lasciato la causa rossoblù. Spetta ora a Di Francesco trovare la quadra in un
gruppo che si conosce poco.
Crotone:
5,5
Bocciatura per i calabresi
che, un po’ come il Benevento, erano chiamati a colpi importanti per cercare di
giocarsi la salvezza. Come giocatore di esperienza e costanza, abituato a
calcare i campi della Serie A, è arrivato il solo Cigarini: troppo poco per una squadra che punta a salvarsi. Djidji,
arrivato dal Torino, resta un’incognita a causa del suo rendimento altalenante.
Magallan, preso dall’Ajax, è l’unico
che può dare uno step in più in difesa, reparto che resta il vero tallone
d’Achille dei pitagorici. I vari Reca, Rispoli, Riviere, Pereira, Petriccione ed
Henrique sono sicuramente buoni giocatori ma che difficilmente ti fanno vincere
le partite. Da valutare i giovani Vulic e Dragus.
Fiorentina:
7
Vero, è stato ceduto Chiesa, giocatore simbolo della
viola ma che, ormai, voleva cambiare aria. È stato sostituito con un certo Callejon, giocatore tutt’altro che finito e
in grado ancora di fare la differenza. A centrocampo sono arrivati grandi
colpi: Amrabat, Bonaventura e Borja Valero completano un reparto tra i più
forti del campionato. In difesa Martinez Quarta può tranquillamente giocarsi il
posto da titolare nei 3, mentre Barreca sarà una buona alternativa sulle fasce
dove è tornato un ottimo Biraghi. Firenze promette spettacolo.
Genoa:
6,5
Solito via vai in casa
Grifone: per tanti giocatori che escono altrettanti ne arrivano (17). I colpi
più interessanti sono sicuramente Zajc,
Pjaca e Zappacosta: giocatori in grado di fare la differenza in una squadra
che punta alla salvezza. Confermato Perin, riscattato dalla Juve, in difesa
arrivano anche Bani e Goldaniga, che aggiungeranno solidità a un reparto che ne
aveva bisogno. Interessanti i colpi Scamacca e Melegoni: giovani di cui si dice
un gran bene. Anche in questa sessione, Preziosi ci ha fatto divertire.
Hellas
Verona: voto 6
Sufficienza raggiunta grazie
alla conferma di Juric in panchina, vero valore aggiunto della squadra. Gli
scaligeri erano chiamati a rimpiazzare
giocatori fondamentali come Rrhamani,
Amrabat, Pessina e Kumbulla. Compito non facile, certo, ma i vari Barak,
Tameze, Vieira e Magnani non offrono particolari garanzie. Buon colpo Cetin,
preso dalla Roma nell’affare che ha portato Kumbulla nella capitale. Kalinic, acquistato al fotofinish,
garantisce un peso offensivo diverso rispetto ai vari Favilli e Di Carmine.
Resta da capire se sarà efficace anche in zona gol. In ogni caso, con Juric in
panchina, possiamo aspettarci di tutto.
Inter:
7,5
Probabilmente la squadra che
si è mossa meglio, seguendo le indicazioni di Conte. A una rosa già competitiva
di suo, si aggiungono nomi di spessore come Hakimi, Vidal e Kolarov. Darmian darà la possibilità di far
rifiatare i titolari sulle fasce, così come Perisic, rimasto a Milano. Stesso
destino per Nainggolan che, sfumato il trasferimento al Cagliari, rinforzerà la
batteria di centrocampisti a disposizione del mister salentino. Quest’anno lo
scudetto è davvero possibile per i neroazzurri.
Juventus:
7
I bianconeri sono riusciti a
svecchiare l’età media della rosa senza abbassarne la qualità. Sfumato Dzeko, è
arrivato, anzi tornato, Alvaro Morata.
L’ex Atletico Madrid ha già fatto vedere tutto il suo talento in maglia
bianconera e si candida a essere la spalla perfetta di Ronaldo. Arthur garantisce geometrie e tecnica a
centrocampo, Mckennie corsa e interdizione. Kulusevski, già preso a gennaio, non lo scopriamo certo ora: il suo
enorme talento darà una grossa mano a Pirlo. Acquisto dell’ultima ora Chiesa:
ora la Juventus ha un’arma in più su cui puntare. Ceduti anche i vari esuberi,
come Higuain, Matuidi, Costa, De Sciglio e Rugani, il mercato portato avanti da
Paratici non può che avere un voto alto.
Lazio:
5,5
Altra squadra dalla quale ci aspettavamo di più in questa
sessione di mercato. Sfumato in modo inaspettato David Silva, Tare ha fatto
fatica a chiudere colpi di spessore. La Lazio, vogliamo ricordarlo, dovrà
giocare in Champions League e, onestamente, le aspettative erano altre rispetto
ai vari Hoedt, Escalante, Pereira e Fares. Tutti buoni giocatori ma che
difficilmente vedranno il campo da titolari. Muriqi è arrivato per dare qualche
turno di riposo a Immobile, anche se l’attaccante turco è ancora fuori per
infortunio. Simone Inzaghi avrà il compito di compiere un ennesimo miracolo
sportivo.
Milan:
5,5
Il mercato dei rossoneri era
iniziato col botto Tonali, strappato
all’Inter a suon di milioni. Da lì in poi, Maldini e Massara si sono fermati.
Vero, Brahim Diaz è un giocatore di talento che può essere molto utile alla
causa, ma è la formula della trattativa a convincerci poco: prestito secco,
senza riscatto. Stessa formula per Dalot, arrivato a dar manforte alla fascia
sinistra di difesa dopo la partenza di Laxalt. A proposito di partenze, l’addio
di Bonaventura non è stato rimpiazzato a dovere. Manca un giocatore come lui,
in grado di dare qualità e quantità alla manovra. Bakayoko, inseguito a lungo e
sul punto di vestire rossonero da un momento all’altro, alla fine ha raggiunto
Gattuso a Napoli. Hauge resta una
scommessa, mentre il centrale di difesa tanto chiesto da Pioli alla fine non è
arrivato. Così come un vero vice Ibra, data la poca esperienza di Colombo.
Napoli:
6/7
Il “botto” Osimhen ha
praticamente chiuso fin da subito il mercato del Napoli. Tanti i milioni spesi
per l’attaccante ex Lille, alla prima esperienza in Serie A, ma dotato di
grande talento. Bakayoko, soffiato al Milan, è un colpo intelligente a
centrocampo che darà i suoi frutti. Alla fine, Koulibaly è rimasto, così come
Milik (che resterà fuori rosa). A gennaio erano già stati presi Petagna e
Rrahmani che allungano la rosa di Gattuso.
Parma:
5
Forse la squadra che si è mossa
peggio sul mercato. Partiti Darmian e Kulusevski, due giocatori
fondamentali per questa squadra, i ducali non sono stati in grado di
rimpiazzarli a dovere. Sono arrivate solo scommesse o giovani interessanti,
troppo poco per una squadra che ha fatto stravolgimenti anche in panchina
sostituendo D’Aversa con Liverani (anche qui scelta che non condividiamo).
Roma:
6
La Roma, seppur con molta
fatica, ha fatto quello che doveva fare: due colpi in difesa (Smalling e Kumbulla) e un vice Dzeko
(Borja Majoral). Forse qualcosa in più poteva essere fatta sugli esterni, date
le partenze di Kolarov e Florenzi. In attacco Pedro, acquistato già a gennaio,
garantisce talento ed esperienza internazionale. Minimo indispensabile per una
squadra che punta alla Champions.
Sampdoria:
5,5
Candreva
e Keita sono sicuramente due buoni colpi, lo diciamo fin da
subito. Così come Adrien Silva, che Ranieri conosce benissimo dalla magica
esperienza di Leicester. I reparti nevralgici, però, ovvero difesa e
centrocampo, necessitavano di diversi tasselli di valore. La difesa, in particolare,
non convince fino in fondo, date anche le partenze di Murru e Chabot. Linetty,
passato a Torino, ha lasciato un vuoto nel centrocampo doriano, sia per
capacità tecniche sia per carisma all’interno dello spogliatoio. Ranieri avrà
l’arduo compito di salvare una squadra abbastanza mediocre, anche se la
vittoria di Firenze può fare morale.
Sassuolo:
6,5
I neroverdi hanno trattenuto tutti i loro giocatori migliori:
da Boga a Locatelli passando per Berardi e Caputo. Già questo giustifica il
voto sopra la sufficienza. In più è arrivato un difensore molto promettente
come Ayhan e un centrocampista di talento e visione di gioco come Maxime Lopez.
De Zerbi potrà farci divertire ancora.
Spezia:
5,5
Tanti giocatori arrivati, ma
pochi in grado di fare la differenza in Serie A. Citiamo infatti solo Farias e Deiola, che hanno giocato nel
massimo campionato con una certa costanza. Per il resto, tante, forse troppe, scommesse
per una squadra che aveva bisogno di certezze.
Torino:
6-
Nuovo allenatore, nuove
richieste sul mercato. Giampaolo aveva chiesto diversi giocatori (Praet e
Ramirez su tutti) ma non è stato accontentato fino in fondo. La sufficienza,
stentata, arriva perché Linetty,
Rodriguez e Bonazzoli su tutti possono essere molto utili alla causa
granata. Vojvoda bella scommessa.
Udinese:
7-
Trattenuto De Paul, presi Pereyra e Deulofeu: serve altro per
giustificare il voto alto? Nonostante sia ancora a secco di punti in
classifica, la squadra friulana ha operato molto bene sul mercato (Bonifazi,
Arslan e Pussetto sono altri buoni colpi). Ora la palla passa a Gotti, chiamato
a centrare una salvezza tranquilla.
Sei d’accordo con le nostre
pagelle? Scrivicelo nei commenti.
Franco Capalbo
Fanta.Soccer